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Donne che picchiano gli uomini

di Maria Cristina Giongo


COPENHAGEN - Le donne del Nord Europa sono le più manesche del Vecchio Continente. E se prendono a botte i propri uomini, preferiscono farlo a padellate. Una scena che sembrerebbe far parte dell’immaginario collettivo latino. Invece...In Inghilterra è stata pubblicata un’inchiesta, seguita da una statistica, in cui risulta che le donne maltrattano i loro compagni con la stessa frequenza e violenza usata dagli uomini nei loro confronti. A volte anche di più.
Il professor John Archer, psicologo presso l’Università del Central Lancashire, ha esaminato 34.000 casi di violenze fra le pareti domestiche, arrivando alla conclusione sopraccennata. Le donne sono infatti risultate molto crudeli nei confronti dei loro partner. La loro specialità è il lancio di oggetti. L’arma preferita: la padella. Padellate sulla testa, padellate in faccia: ma anche spintoni, schiaffoni, morsi... Nella categoria delle donne più brutali sono annoverate le mogli in carriera, le donne emancipate che lavorano, per cui, essendo anche finanziariamente indipendenti, non temono ripercussioni a livello economico in caso di divorzio.

Tre anni fa in Danimarca hanno fondato un centro di accoglienza per uomini malmenati. All’inizio ricevevano 150 telefonate all’anno:
ora ne ricevono circa 3000.
Il fondatore del centro di accoglienza per uomini maltrattati (che ha sede a Copenhagen), Hans Seidel, di 48 anni, ha recentemente venduto la sua ditta, per potersi dedicare a tempo pieno al suo istituto. <<Ricordo ancora il mio primo cliente. Si trattava di un uomo con un lieve handicap fisico, per cui era anche meno forte di sua moglie. Un giorno venne da me con la testa sanguinante. Aveva osato criticare davanti ad alcuni amici un certo comportamento della sua compagna, la quale, una volta tornati a casa, gli aveva lanciato una pentola sulla testa. Il mese dopo lo abbiamo accolto di nuovo in uno stato penoso; questa volta gli erano state rotte delle dita>>. Ma il caso più eclatante è quello del danese Hans V. Jensen, che ha dichiarato, in un’intervista pubblicata da un noto quotidiano del suo Paese, di aver subito violenze per otto anni. Otto anni di ingiurie, graffi, calci, una forchetta ben piantata nella mano...
<<In realtà c’è poco da ridere>>, ha sottolineato Kresten Lidegaard, assistente sociale presso un altro centro che si occupa di assistere padri in difficoltà. <<In Danimarca il 40% dei matrimoni finisce con un divorzio. Sono le donne danesi che portano i pantaloni, a casa loro. E se si stufano del marito ci mettono poco a sbatterlo fuori casa, levandogli pure la possibilità di vedere i figli.
Ecco perché gli uomini del nostro Paese sono molto tolleranti all’interno del loro matrimonio: per paura>>. E in Olanda, un altro Paese nordico patria dell’emancipazione femminile? Anche in Olanda gli uomini sono vittime ? <Menano, menano...: menano anche loro>>, ci ha risposto il nostro intervistato, un uomo di 40 anni, dirigente d’azienda. <Io ho appena divorziato da una strega. Mi ha portato via tutto. Appartamento, figlio, risparmi. Una sera tornavo a casa dal lavoro e “la mia dolce metà” mi stava aspettando dietro alla porta. Appena sono entrato mi ha dato una padellata sulla testa. Al pronto soccorso mi hanno ricucito per bene: 24 punti. L’ho denunciata per violenze>>.