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Per Muriel cerco un editore in Italia!

 

 

L’autrice

 

Maria Cristina Giongo

Introduzione dell’autore.

 

Questo libro, intitolato MURIEL, nasce da tanti anni di esperienza come giornalista: da molte letture, documentazioni, interviste sulla sofferenza psichica, soprattutto nel campo della depressione, che l’ultima ricerca dell’organizzazione mondiale della sanità prevede diventare, nel 2020, la più ricorrente affezione psichica, dopo le malattie cardiovascolari. In Olanda si suicidano ogni anno circa 1500 persone che ne sono state gravemente colpite.

Muriel, la protagonista del romanzo, ama la vita e proprio per questo non riesce ad accettare che essa possa anche essere crudele, cattiva: non solo bella. Che i sogni si possano infrangere e tramutare in incubi. Allora si arrabbia, piange, protesta, diventa pesante, ossessiva. E si ammala. Non ha più voglia di lottare ma piuttosto di arrendersi. Viene ricoverata in un manicomio olandese: con i vari medici che la prendono in cura discute ore ed ore, li assilla con le sue domande, alla ricerca delle motivazioni, dei “perchè”. In poche parole, rifiuta la realtà. Nega l’evidenza.

 Poi “qualcuno” le indica la via per uscire dal labirinto in cui è entrata e la guida verso la guarigione, aiutandola a ritrovare le sue caratteristiche di ragazza allegra e gioiosa cresciuta in mezzo a due culture diverse, ugualmente affascinanti: quella della madre, italiana, e quella del padre olandese, con le loro tipiche tradizioni, i loro i valori e le loro contraddizioni, con cui lei stessa impara a confrontarsi. Sua mamma è piena di passione, di contraddizioni: mentre stira apre le finestre di casa sognando il sole del suo Paese e ascoltando canzoni italiane.

Di Albano, Celentano e soprattutto quelle di un uomo specialissimo, Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, un cantante che adora e di cui tiene nascosta una foto sbiadita dal tempo in una sua vecchia valigia sotto al letto. Muriel scopre che questo uomo è totalmente diverso da quello che si aspettava... è vestito di lustrini che lo fanno brillare come le stelle. Allora anche lei vuole ascoltare le sue canzoni, vuole capirne i testi in una lingua diversa dalla sua. E si emoziona, le entrano nel cuore, nel cervello.

 

Il padre è un’artista che nei quadri ritrova le stesse emozioni e spesso qualche dettaglio piccante in più.....

In questo libro ( posto in forma romanzata per renderlo di più facile lettura) si metteanche in evidenza la differenza fra una nazione in cui i manicomi sono ancora in funzione ed un’altra, l’Italia, in cui dal 1978 sono stati aboliti( in base alla legge 180, la famosa “legge Basaglia”), senza che prima venissero create strutture adeguate per accogliere i malati più gravi.

Nel racconto si intrecciano altre storie di vita e di adattamento alla vita: di segreti, che ognuno di noi si porta dentro, di amicizia intesa come solidarietà, di amore. E di mistero, che è parte integrante dell’esistenza stessa, sin dalle sue origini: infatti non sappiamo neppure perchè, come e chi ha creato il mondo.

Ecco allora che Muriel imparerà una cosa essenziale che l’aiuterà nel suo percorso futuro: che accettare la vita vuol dire anche accettare i limiti della ragione e della scienza umana, che non possono arrivare a spiegare tutto. E alla fine sarà lei stessa a trasmettere questa scoperta al suo psicologo......

Per capire questo libro, non certo facile, bisogna essere aperti a tutto e al contrario di tutto. E forse anche un po’coraggiosi. Lo stesso coraggio che Muriel ha dimostrato nel raccontarsi e che altri malati hanno avuto nell’affidarmi i loro segreti, tanto penosi quanto terribili. Lo stesso coraggio e perseveranza con cui io, nel corso della mia esistenza e professione, ho letto tanti libri non facili, ho intervistato persone inquietanti, sono entrata in contatto con mentalità e culture differenti, sperando che prima o poi mi sarei imbattuta in una storia simile alla mia, con una risposta ad alcuni “ perchè”.

Alla fine questa storia l’ho trovata! E l’ho scritta, affinchè altri possano trarne giovamento e conforto; una parola d’amore, una magia, un sogno, soprattutto una speranza. Il calore di un raggio di sole, il candore di un fiocco di neve, la purezza dell’acqua di un ruscello. E una risposta a certi  “perchè”.